La storia


Legio II AVGVSTAIl senato romano decretò in onore di Claudio feste di commemorazione e archi di trionfo sia a Roma che a Gessoriacvm. Claudio concesse a Vespasiano, Valerio Asiatico di Narbo, Giunio Silano, Gneo Osidio Geta ed altri di essergli vicino nel momento in cui avrebbe ricevuto le insegne trionfali a Roma nel 47 d.C. per la conquista della Britannia; permise inoltre a Licinio Crasso, in toga finemente lavorata, di seguirlo nel percorso del trionfo, su di un carro a cavalli con una ricca bardatura. A Vespasiano che era tornato dalla Britannia come un eroe, in particolare, per essersi distinto in tutte le battaglie sostenute concesse due sacerdozi, uno dovrebbe essere stato quello dei Septemviri Epvlonvm, custode dei riti dei sacri banchetti, l'altro invece potrebbe essere la nomina ad Augustale addetto al culto della persona dell'imperatore. Gli augustali erano stati creati nel 14 d.C. per onorare il corpo dell'imperatore Augusto da cui prendono il nome. Nello stesso anno Aulo Plauzio tornò a Roma con le navi che avevano combattuto in Britannia cariche di bottini. L'imperatore Claudio quando seppe che era sulla via dell'ingresso a Roma gli andò incontro per salutarlo e con decreto ordinò che Aulo Plauzio aprisse il corteo trionfale sulla via sacra insieme a lui. Claudio acclamato, Britannicvs, diede questo nome a suo figlio Tiberio Claudio Cesare più piccolo di Tito di quattordici mesi che era stato educato insieme al figlio di Vespasiano cui lo legava una profonda amicizia.

Documento tratto da "L'imperatore dalle umili origini TITVS FLAVIVS VESPASIANVS" Pietro Nelli editore Lulu 2009

 

 

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