SANCTIO Vespasiano

VESPASIANO

Foedvsve cvm qvibvs volet facere liceat ita vti licvit divo Avgvsto
Tiberio Ivlio Caesari Avgvsto Tiberioqve Clavdio Caesari Avgvsto Germanico
[... gli] sia consentito di stipulare trattati con chi vorrà, così come fu consentito al divo Augusto, a Tiberio Giulio Cesare Augusto e a Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico.
vtiqve ei senatvm habere relationem facere remittere senatvs
consvlta per relationem discessionemqve facere liceat
ita vti licvit divo Avgvsto Tiberio Ivlio Caesari Avgvsto Tiberio Clavdio Caesari
Avgvsto Germanico 
Gli sia consentito di convocare il senato, presentare una proposta, congedare l'assemblea, far approvare un senatoconsulto tramite la presentazione di una proposta e un voto per separazione, così come fu consentito al divo Augusto, a Tiberio Giulio Cesare Augusto, Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico.
vtiqve cvm ex volvntate avctoritateve ivssv mandatvve eivs
praesenteve eo senatvs habebitvr omnivm rervm ivs perinde
habeatvr servetvr ac si e lege senatvs esset haberetvrqve
Quando il senato sarà convocato per sua volontà o autorità, ordine o incarico o in sua presenza, si mantenga e si conservi la pienezza del diritto, come se il senato fosse stato convocato e si tenesse in base alla legge.
vtiqve qvos magistratvm potestatem imperivm cvrationemve
cvivs rei petentes senatvi popvloqve Romano commendaverit
qvibvsqve svffragationem svam dederit promiserit eorvm
comitis qvibvsqve extra ordinem ratio habeatvr
Degli aspiranti a una magistratura, a un potere, a un comando o a una qualsiasi funzione, ai quali avrà dato e promesso il suo sostegno, si tenga conto al di fuori delle liste ufficiali in qualsiasi assemblea.
vtiqve ei fines pomerii proferre promovere cvm ex re pvblica
censebit esse liceat ita vti licvit Tiberio Clavdio Caesari Avgvsto 
Germanico
Gli sia consentito di spostare e far avanzare i confini del pomerio, quando lo riterrà utile per lo stato, così come fu consentito a Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico.
vtiqve qvaecvnqve ex vsvs rei pvblicae maiestate divinarvm
hvmanarvm pvblicarvm privatarvmqve rervm esse e
censebit ei agere facere ivs potestasqve sit ita vti divo Avgvsto
Tiberioqve Ivlio Caesari Avgvsto Tiberioqve Clavdio Caesari
Avgvsto Germanico fvit
Abbia il diritto e il potere di compiere e realizzare qualunque cosa riterrà utile allo stato per la grandezza delle questioni divine, umane, pubbliche e private, così come poterono fare il divo Augusto, Tiberio Giulio Cesare Augusto, Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico.
vtiqve qvibvs legibvs plebeive scitis scriptvm fvit ne divvs Avgvstvs
Tiberivsve 
Ivlivs Caesar Avgvstvs Tiberivsve Clavdivs Caesar Avgvstvs
Germanicvs tenerentvr iis legibvs plebisqve scitis Imperator Caesar
Vespasianvs solvtvs sit qvaeqve ex qvaqve lege rogatione
divvm Avgvstvm Tiberivmve Ivlivm Caesarem Avgvstvm Tiberivmve
Clavdivm Caesarem Avgvstvm Germanicvm facere oportvit
ea omnia Imperatori Caesari Vespasiano Avgvsto facere liceat
L'imperatore Cesare Vespasiano sia svincolato da quelle leggi e da quei plebisciti dai quali fu scritto che non fossero vincolati il divo Augusto o Tiberio Giulio Cesare Augusto e Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico e all'imperatore Cesare Vespasiano Augusto sia consentito fare tutto quello che fu necessario che facessero, in base a qualsiasi legge o proposta, il divo Augusto, Tiberio Giulio Cesare Augusto o Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico.
vtiqve qvae ante hanc legem rogatam acta gesta
decreta imperata ab Imperatore Caesare Vespasiano Avgvsto
ivssv mandatvve eivs a qvoqve svnt ea perinde ivsta rataqve
sint ac si popvli plebisve ivssv acta essent
Quello che prima di questa legge sia stato compiuto, realizzato, deciso, comandato dall'imperatore Cesare Vespasiano Augusto o da chiunque su suo ordine o incarico sia valido come se fosse stato compiuto per ordine del popolo o della plebe.
SANCTIO - Sanzione
si qvis hvivsce legis ergo adversvs leges rogationes plebisve scita
senatvsve consvlta fecit fecerit sive qvod evm ex lege rogatione
plebisve scito senatvsve consvlto facere oportebit non fecerit hvivs legis
ergo id ei ne fravdi esto neve qvit ob eam rem popvlo dare debeto
neve cvi de ea re actio neve ivdicatio esto neve qvis de ea re apvd
[s]e agi sinito
Se qualcuno, in forza della presente legge, abbia compiuto o avrà compiuto atti contrari a leggi, proposte, plebisciti o senatoconsulti o se, in forza della presente legge, non avrà compiuto quello che dovrà compiere in base a una legge, proposta, plebiscito o senatoconsulto, non subisca danno, nessuno debba rendere conto al popolo per questi fatti, nessuno sia accusato o citato in giudizio per questi fatti, nessuno consenta che presso di sé si intenti un processo per questi fatti.

 autore P. Nelli L'imperatore dalle umili origini TITVS FLAVIVS VESPASIANVS

 

 

 

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